Mappa del tempo simulato di prima comparsa del trasporto in falda del soluto 'atrazina

Tra le principali problematiche riguardanti l'accertamento della vulnerabilita delle risorse idriche sotterranee a fonti di inquinamento di tipo diffuso su larga scala, oltre alla complessita dei processi coinvolti nel trasporto di acqua e soluti attraverso la zona vadosa, vi e spesso anche l'assenza scarsita di misurazioni in profondita di concentrazioni di pesticidi inquinanti, onerose in termini di tempo, proibitive in termini di costi, oltre il lavoro computazionale richiesto per la soluzione delle equazioni non lineari alla base dei modelli fisicamente basati applicati su scala regionale. Cio conduce inevitabilmente a considerare situazioni ‘semplificate' nella strutturazione dei modelli di lisciviazione dei soluti: dai modelli ‘qualitativi' basati su indici e tecniche di sovrapposizione cartografica, piu semplici ma con output piu ‘relativi' in termini di fattore di rischio associato, a modelli ‘quantitativi' semplici algoritmi di drenaggio, tubi di flusso e simulazioni numeriche, piu dispendiosi ma piu realistici in termini di risultato. In tale contesto si propone un approccio alternativo, sperimentato per la zona di interesse per simulare la lisciviazione di atrazina basato sull'affiancare lo sviluppo di funzioni di pedotrasferimento a modellazione attraverso GIS. La procedura di calcolo idraulico adottata nel presente modello si fonda sulla simulazioni del flusso di acqua e trasporto di soluti, descritte con equazioni di moto fisicamente basate, attraverso lo strato insaturo (zona vadosa) dei suoli compresi dall'area oggetto di studio. Per controbilanciare l'effetto di eterogeneita verticale dei suoli e quindi del flusso di acqua e trasporto dei soluti nella zona vadosa si ricorre ad un approccio di tipo ‘stocastico', ovvero si tengono in considerazione le variazioni (causali e non) delle variabili di input -nella fattispecie l'eterogeneita dei suoli - e quindi si ottengono risultati in termini di probabilita: la quantita di principio attivo in uscita alla base del suolo (limite della zona vadosa) espressi come il tempo di primo arrivo e il tempo di picco del trasporto in falda di una dato soluto in maniera spazialmente distribuita. In aggiunta il modello proposto non e soluto specifico e quindi puo' essere utilizzato per valutare la vulnerabilita al trasporto di qualsiasi soluto, una volta note le caratteristiche chemio-dinamiche dello stesso, per ogni tipo di terreno, condizioni climatiche e di uso del suolo. Il tempo di primo arrivo di un soluto ha implicazioni applicative notevoli soprattutto quando i contaminanti sono tossici gia a livelli ppm.